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Francis W Hirst - The Stock Exchange - A Short Study of Investment and Speculation

Francis W Hirst - The Stock Exchange - A Short Study of Investment and Speculation

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Il testo qui riprodotto fu pubblicato nel 1911 nella Home University Library of Modern Knowledge, collana originariamente stampata da Williams and Norgate a Londra, ma poi acquisita dall’ Oxford University Press per diventare nel 1966 la Oxford Paperback University Series: saggi composti da eminenti accademici, ma con un taglio accessibile ad un pubblico più ampio.
L’ autore, Francis Wrigley Hirst (1873-1953) è stato un economista liberale e uno storico britannico, convinto sostenitore del libero commercio. Dal 1907 al 1916 fu editor dell’Economist, indotto a lasciare il prestigioso incarico anche a causa della sua opposizione alla prima guerra mondiale. Sotto la sua direzione la prestigiosa rivista si rivolse, per la prima volta, ad un pubblico più ampio e presentò frequenti contributi di studiosi stranieri. In quel periodo, il corrispondente dall’Italia fu Luigi Einaudi.
L’opera qui riprodotta, dopo un’introduzione che ricostruisce l’origine dello stock trading, descrive l’organizzazione ed il funzionamento del London Stock Exchange e di alcuni mercati stranieri (per quanto riguarda l’Italia è curioso il richiamo alla “popular mania for motor car company shares”, che, con riferimento alle azioni Fiat negoziate alla Borsa di Torino ha prodotto eccessi “more ridiculous than the rubber share mania in England”). Hirst analizza poi quelli che ritiene i titoli per investimento (“good securities”) e quelli speculativi (“speculative securities”) ricordando che il confine tra le due categorie è ovviamente sottile, ma, da buon cronista dei fatti di quegli anni (il ricordo del panico di Wall Street del 1907 è ancora ben vivo), esamina anche il comportamento delle masse, mettendo in guardia che “when stocks or commodities are really cheap the public is usually timid; when they rise to absurd heights it rushes in and buys madly”. Nella seguente analisi delle cause dei movimenti nei prezzi degli strumenti finanziari viene poi preso in considerazione anche l’effetto dell’offerta di moneta e della disponibilità di informazioni sul processo di price discovery. Ma è nell’ultimo capitolo, dedicato alle cautele ed alle precauzioni che un investitore deve porre nella propria attività che Hirst, con un approccio genuinamente paternalista, indica la via ai propri lettori: innanzitutto si assicurino contro la vita e le malattie, poi dedichino parte del loro surplus all’acquisto di una casa, infine con il rimanente risparmio si dedichino pure agli strumenti finanziari. Cercando soprattutto una stampa libera: un quotidiano che abbia tre qualità: “Honesty (i.e. unpurchasable candour), sound Information about condition at home and abroad, criticism directed not merely to the dark side of the picture, but to all the consideration, good, bad and indifferent, which affect security values”. (MMF)

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