John Moody (1868-1958), l’autore di The Art of Wall Street Investing, il testo qui riprodotto nell’edizione del 1906, è ben conosciuto quale fondatore dell’omonima impresa, oggi tra le maggiori agenzie di rating al mondo.

Con un brillante talento giornalistico Moody nel 1900 cominciò a pubblicare il Moody's Manual of Industrial and Miscellaneous Securities, raccolta di informazioni e statistiche su azioni  e obbligazioni  di  imprese private e  agenzie governative negoziate nelle borse americane.

Il Moody's Manual si trasformò in seguito in un vero e proprio strumento di analisi e giudizio, con delle sintetiche conclusioni sulla qualità degli investimenti e sul loro grado di rischiosità, andando, di fatto, a creare la base per quello che è oggi il moderno rating delle emissioni, rappresentato dalle celeberrime lettere maiuscole.

Da questa origine nasce la definizione per le agenzie di rating, ancora oggi in vigore negli USA, di National Recognised Statistical Rating Organization.

Nel 1909 Moody pubblico la Moody’s Analyses of Railroad Investments, breve manuale sui principi analitici alla base dei propri giudizi, anticipando alcuni temi e tecniche che saranno poi alla base dell’analisi fondamentale, che si ritiene trovi il proprio fondamento nel Security Analysis del 1934 di Graham e Dodd.

La validità di quei metodi ebbe un riscontro empirico quando, negli anni della Grande Depressione, poche delle obbligazioni con i migliori rating di Moody’s si aggiunsero all’elenco delle tante in default.

The Art of Wall Street Investing è tra i testi di maggior successo nell’ambito della copiosa saggistica scritta e direttamente pubblicata da Moody nei primi anni del secolo scorso: pur intrattenendosi sui temi più generali del funzionamento del mercato, compresa una puntuale descrizione del frasario di Wall Street, esso contiene importanti spunti sulla valutazione dei titoli, in particolare ferroviari. (MMF)